fuori servizio

 

Annaklara Galli, Nadia Marni

  

Opening domenica 15 Dicembre alle ore 18

15 Dicembre 2019 – 20 Gennaio 2020

 

 

Per preparare la vera pastiera napoletana occorrono due giornate: l’impasto viene fatto il primo giorno, ma solo nel secondo è possibile assemblare le varie parti per andare in cottura. Che cosa accada nella notte tra il primo e il secondo giorno è un mistero insolubile, per certi versi simile a ciò che è successo nel sepolcro la notte tra il sabato e la domenica di Pasqua. Occorre tempo, tempo per lasciare che le cose da sole emergano senza preavviso, senza chiedere nulla, intenzionate solamente a fare piazza pulita di ogni aspettativa e intenzione; è così che anche la volontà è obbligata ad abbandonare i suoi bollenti spiriti per fare posto all’attesa. Qualcosa sta per accadere o è già accaduto. In questo spazio sospeso ogni dettaglio necessita di cura, di una paziente e meticolosa, forse morbosa, attenzione: ciò che prima sembrava limpido ha perso il suo contorno per piegarsi a una danza dettata dal lunatico profilo della terra.

 

          Le ricerche di Annaklara e Nadia sono a tutti gli effetti distanti anni luce, appartenenti a due universi o due epoche contrastanti. È proprio nell’impossibilità di una relazione che un legame affiora in controluce: il silenzio del dubbio e il chiamare all’appello un ultimo testimone insospettato.

Annaklara è barocca, tra l’eccesso e l’austerità, lei li prende entrambi permettendo loro di cozzare, ma poi con violenza (o forse solo come chi sa esattamente quando rompere gli indugi) sa porre fine al litigio allo stesso modo di una madre che sa sempre come fare con due figli un po’ troppo vivaci. Per indagare il male si è abituata, felina, a cacciare nella notte per vagliare le differenze sottili tra il vero bene e ciò che avidamente si vuole sia bene.

Nadia seziona parti di cielo, scientificamente impartisce ordine all’acqua. È classica, eroicamente tesa a leggere nelle ceneri un buon auspicio, un segnale che le indichi se flettere o stirare i suoi appunti sparsi, compiuti solamente se posti sul baratro dell’indecisione. Aprendo i suoi taccuini, gran parte delle pagine rimangono bianche, ma è proprio in tale chiarore che è possibile toccare con mano l’interminabile tempo d’osservazione, tutto ciò che scrupolosamente ha interrogato affinché quei pezzi di carta rimanessero vergini.

 

          (Accecante la neve ha bruciato ogni profilo, solo un foglio cade nel pallore e bagnandosi colora veramente e finalmente di bianco l’infinito.)

 

  

Luisa Turuani

 

Annaklara Galli (Milano 1989) vive e lavora a Milano. 

Nel 2015 prende la laurea del biennio specialistico presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Il suo lavoro è caratterizzato dalla ricerca dei vari volti del male fatto per bene, una forma di male velato e quasi irriconoscibile, in una chiave di lettura socio-politica. Tra le varie esperienze artistiche spiccano i lavori figurativi presenti nelle collezioni permanenti della Cittadella Degli Archivi di Milano (2019) e del Museo Leonardiano di Vinci (2016). On my skin, mostra personale 2019 a Milano. Di rilevanza tra i concorsi vinti: Smart in the city per Mercedez (2016), Il corpo dell'acqua (2016, Castello Sforzesco) e Dress Codex, mostra itinerante tra Italia ed Austria (2016).

 

Nadia Marni (Milano, 1992) vive e lavora a Milano.

Si specializza in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera nel 2019. Nel 2018 vince il Premio Unione ConfCommercio e riceve menzione speciale al Premio Equita per Accademia di Brera, con pubblicazione edita dalla rivista Domus. Tra le mostre collettive a cui prende parte si ricorda: nel 2019 L'orizzonte del mare, a cura di Maria Cristina Galli (Centro per le arti visive Telemaco Signorini, Portoferraio, Isola d'Elba). Nel 2018 Ex-Changes, Territori del possibile a cura di Maria Cristina Galli e Stefano Crespi (Palazzo Bovara, Corso Venezia 51, Milano) e Come To Mama! Vaselin Aktekin/ Mor Dovrat / Nadia Marni a cura di SuperEgo (Spazio Junkere11, Junkerngasse 11, Bern).