LOVE CRUSH

Bislacchi, Marina Cavadini, Lucia Cristiani, Lorenzo Lunghi, Edoardo Manzoni, Francesca Migone, Ludovico Orombelli, Francesco Pacelli, Adelisa Selimbašić, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Pietro Vitali, Vincenzo Zancana 

 

A cura di Clara Scola

 

03 luglio 2022 - 03 settembre 2022

 

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Farfalle nello stomaco, nausea, sudori freddi, tremolii, balbuzie: ad una love crush il corpo reagisce in vari modi perché il cuore, ma soprattutto il cervello, subiscono uno stritolamento, una frantumazione temporanea. Questo avvenimento fisico viene definito “tempesta chimica”, processo in cui vengono coinvolte dodici aree del cervello le quali rilasciano gli ormoni necessari a regolare le sensazioni emotive che permettono di capire se ciò che sta accadendo è innamoramento o meno. La mostra site specific 𝘓𝘖𝘝𝘌 𝘊𝘙𝘜𝘚𝘏 coinvolge dodici artisti che, attraverso media installativi e scultorei differenti tra loro, raccontano lo spaccato personale delle infatuazioni più forti, quelle con cui hanno raggiunto l'attuale ricerca artistica. Una crush che diviene metafora collettiva delle infinite possibilità di relazione nei confronti del reale.

 

 

Bislacchi (Cittanova, 1995) è un artista Italiano che vive e lavora tra Londra e Milano. Si laurea nel 2018 presso la City & Guilds of London Art School. Nel 2021 ha esposto nella sua prima personale “Camera con vista” a Spazio Display (Parma). Le sue mostre collettive includono: “Show_4, Galleria Mood|project, Napoli (2022); “Yellow Archangel Perceiving Anomalie”, General Practice, Lincoln UK (2021); “After Hours”, Bowes- Parris Gallery, Londra (2020); Rea Art Fair, Fabbrica del Vapore, Milano (2020); “Sitting Room”, Artisan Space, Londra (2020); Tra le residenze ha fatto “Viafarini”, Milano (2021); “PADA Studios”, Barreiro, Portogallo (2019); “ARTPIQ Summerhouse”, Dusseldorf, Germania (2018). Nel 2018 gli è stato assegnato il premio “The Chadwyck-Healey Prize for Painting”.

 

Marina Cavadini (Milano, 1988) è un’artista multidisciplinare formatasi a Milano e a Chicago (NABA, Arti Visive e Studi Curatoriali e SAIC, Scultura), la sua ricerca è stata sostenuta da Eldon Danhausen (Chicago 2017), Ox-Bow Residency (Saugatuck, MI 2017), Fondazione Piemonte Dal Vivo (Torino 2019) e NABA (Milano 2013). È stata residente presso Nida Art Colony, LT (2020) e ACRE Residency (USA 2022). Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni tra cui 6018 North Chicago in partnership con Chicago Architecture Biennal, HotHouse Series (Torino); The Address Gallery (Brescia); AltaRoma 2020; InHabit Art Series con DfbrL8r Gallery (Chicago); Parco Arte Vivente (Torino), Sullivan Galleries (Chicago), Hyde Park Center (Chicago), Joan Flasch Artists ‘Book Collection (Chicago), La Triennale di Milano, Isola Art Center (Milano), Palazzo dei Giureconsulti (Milano).

 

Lucia Cristiani (Milano, 1991) vive e lavora tra Milano e Sarajevo. Fra le mostre personali si segnalano: Temporary North Star, Localedue, Bologna (2020); How far should I go to explode?, House of Displacement, (2019); Hyper-faded Ordinary Life, Treviso Ricerca Arte, Ca’ dei Ricchi, Treviso (2018); The Grace of Maybe, GAM, Galleria Arte Moderna Achille Forti, Verona (2018); This will fix you, presso t-space, Milano (2016). Cristiani

ha inoltre esposto il suo lavoro in diverse mostre collettive tra cui: Porta Portese presso Spazio Mensa, Roma (2021), Macina Viafarini.Work, Milano (2021); Pelle d’oca presso The Address Gallery, Brescia (2021); L’amor che move il sole e l’altre stelle, Citylife, Milano (2021); L’aureola delle cose, sentire l’habitat, Pinacoteca Nazionale di Bologna (2020); Total Recall, cura di Rossella Farinotti presso Galleria Bianconi, Milano (2020).

 

Lorenzo Lunghi (Crema, 1993), vive e lavora tra Crema e Milano. Dopo la laurea triennale conseguita nel 2018 in Pittura e Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti Giacomo Carrara (Bergamo), ha concluso nel 2021 il Work Master Contemporary Artistic Practices, presso HEAD (Ginevra). Dal 2016 al 2019 ha fatto parte del collettivo DITTO. I suoi lavori sono stati esposti in diversi contesti, tra cui: Adesso no, NAM, Manifattura Tabacchi, Firenze, 2022; Platform22, Kunsthalle Palazzo, Liestal, 2022; Mal di pancia AN/ CONTEMPORANEA, Ancona, 2022; Domani Qui Oggi, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2020; DEDICHE, Sonnenstube, Lugano, 2020; “Baitball (01)” Palazzo San Giuseppe, Polignano a Mare, 2020; Cristallino, Luogo_e, Bergamo, 2019; Chapter 2 (Autumn), Residenza La Fornace, 2018.

 

Edoardo Manzoni nasce nel 1993 a Crema. Le sue opere sono state esposte presso diverse istituzioni tra cui: Vin Vin di Vienna (2022), PAV di Torino (2022), galleria The Address di Brescia (2022), galleria Art Noble di Milano (2021), State of a Milano (2020), Fondazione Antonio Ratti di Como (2019), Triennale di Milano, Sonnenstube a Lugano (2017) e Fondazione Pini di Milano (2016). Dal 2017 Manzoni è membro di Altalena, un progetto curatoriale indipendente. Nel 2018 fonda Residenza La Fornace.

 

Francesca Migone (Genova, 1989) attualmente lavora tra Genova e Milano. Ha conseguito la laurea specialistica in Decorazione, focalizzando la sua ricerca sulla sperimentazione tessile nell’ambito delle arti visive e delle installazioni multimediali. Ha seguito un percorso di progettazione di superfici del tessuto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, proseguendo la sua formazione anche nello studio e nella pratica della tessitura. I

suoi lavori sono stati esposti in ViaFarini Residence, Unimediamoder Contemporary Art, La Triennale di Milano, Biennale di Monza, Museo di Arte Contemporanea di Genova.

 

Ludovico Orombelli è nato a Como nel 1996, vive e lavora a Milano. Ha conseguito una laurea in Belle Arti presso l’Arts University Bournemouth, in Inghilterra. Prende parte a programmi di residenza per artisti presso The Blank Contemporary Art, Bergamo; Via Industriae, Foligno e VIR Viafarini-in-residence, Milano. Dal 2019 ad oggi partecipa a mostre collettive in gallerie e fondazioni, tra cui: Saluti da Coco, ComoContemporanea, Como; Break-in. Temporal Displacement, The Address Gallery, Brescia; Entre-Acte, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano e Italian Twist, Fondazione Imago Mundi, Treviso.

 

Francesco Pacelli (Perugia, 1988) vive e lavora a Milano, è laureato in Design al Politecnico. È stato assistente di Roberto Cuoghi e ha collaborato alla direzione artistica del project space Dimora Artica. Fra le mostre personali e bi-personali più recenti: “Holobiont Rhapsody”, Eastcontemporary, Milano (2021); “Notturno”, UnaVetrina, Roma (2020); “Fishy fishy fishy X”, Rehearsal, Milano (2019); “Abisso elastico”, Current project, Milano, Italia (2019). Ha partecipato ad altrettante mostre collettive: “Poggio Tempesta”, Contemporary fire, Cerreto Guidi (2022); “Abbiamo invitato un po’ di artisti nello Spazio, pt II”, Osservatorio Futura, Torino (2022); “This must be the place”, Composit Flagship store, Milano (2022); “Les Danses Nocturnes”, Spread Museum, Entrevaux, Francia (2021); “Entr-Acte”, Renata Fabbri, Milano, Italia (2021); “Luna Calante” Residenza La Fornace (2020); “Baitball (01)”, Palazzo San Giuseppe, Polignano a mare (2020).

 

Adelisa Selimbašić è nata nel 1996, in Germania, ma vive e lavora a Milano. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove ha conseguito la laurea in pittura. Recentemente ha avuto la sua prima personale Non ci incontreremo mai così giovani, presentata da Ipercubo presso lo spazio State Of__, Milano. Ha esposto in diverse collettive, tra le più recenti: Break-in. Temporal displacement, The Address Gallery, Brescia; O castelos dos destinos cruzados, Dinamo gallery, Porto; Extraordinario, Vega Vulcano srl, Mestre; A new body of paintings, Superstudiolo gallery, Bergamo; Chimere, Ex Ateneo di Città Alta- Bergamo, Bergamo; Kru, palazzo del Medico, Carrara; Entracte, Galleria Renata Fabbri, Milano. Ha partecipato a concorsi dove ha ottenuto vari riconoscimenti: The Sunny Art Prize, Combat Prize, Arte Laguna Prize ed il Carnello Prize.

 

Nicolò Masiero Sgrinzatto è nato nel 1992, vive e lavora ad Arre. Ha conseguito i diplomi di I° e II° livello in Nuove Tecnologie dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha esposto a Botto Bizzarro (Nowhere Gallery, Milano, 2022), Helicotrema Festival (Hangar, Barcelona, 2021), Torbio (Galleria Ramo, Como, 2020), Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee (Villa Brandolin, Pieve di Soligo, 2019), Oikos (Casa Bossi, Novara 2019), Art Stays Festival (Ptuj, 2019), Soundscapes of Work and Play (Distilleria De Giorgi, San Cesario di Lecce, 2019), Ambiente primo: la misura (Nowhere Gallery, Milano 2019), In Fieri (Centro Culturale Altinate - San Gaetano, Padova, 2018) e Contemporaneamenti (Fondazione L’Arsenale, Iseo, 2018). Attualmente è rappresentato da Galleria Ramo (Como).

 

Pietro Vitali nasce a Lecco nel 1994. Nel 2019 consegue la laurea triennale in Pittura presso l’Accademia di belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo.

Lo stesso anno viene premiato alla Biennale giovani di Monza, con la conseguente acquisizione dell’opera da parte dei musei civici di Monza. Partecipa a diverse collettive tra cui: nel 2021 Settimo raggio - IV atto, Spazio Gamma (Milano), nel 2019 e 2017, Biennale di Soncino (Cremona), e nel 2018 Io sono economia, presso la Porta di Sant’Agostino (Bergamo).

 

Vincenzo Zancana (Salemi, 1991) vive e lavora a Milano. Si forma tra l’Accademia di Belle Arti di Palermo, l’Accademia di Belle Arti di Brera e

il Master in Printmaking alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Dal 2018 è co-fondatore del progetto di arte ambientale Chárōn, esposto a spazio SERRA (Milano, 2018) e Kunstschau Contemporary Place (Lecce, 2021). Nel 2020 svolge una residenza d’artista presso VIR - via Farini in Residence a Milano. Tra le recenti esposizioni ricordiamo: ATOMU(M) Solo Show, Scalo Lambrate (Milano, 2022), Bite the Bullet, SpinOff Gallery (Milano, 2022), It takes a thousand voices to tell a single story, Castello D’albertis (Genova, 2021), Vuoto Apparente, Teatro degli Arcimboldi (Milano, 2021), Vagare ai margini, Co-atto (Milano Porta Garibaldi, 2021), Outside the window, Looking within, Palazzo Donà Brusa (Venezia, 2021).